ALCUNI DI LORO, QUANDO SI PARLA DI ANIMALI, VENGONO DIMENTICATI. ALTRI, INVECE, VENGONO MANGIATI O SCHIACCIATI SENZA ALCUN SENSO DI COLPA.
Esistono animali e animali. Alcuni che lo sono un po’ di più ed altri, invece, che sembrano esserlo un po’ di meno. Almeno stando a vedere l’importanza che non gli diamo, il rispetto non gli dimostriamo, le petizioni che non lanciamo per loro, gli scioperi della fame che non facciamo per loro e le attenzioni non gli forniamo. Esistono, quindi, animali dimenticati e senza alcuna nota o frase speciale da dedicargli. Praticamente, animali invisibili.
A cosa ci stiamo riferendo? Stiamo parlando di quelle specie animali, appartenenti a diversi gruppi tassonomici, che non possiedo caratteristiche interessanti per l’Homo sapiens. E i motivi possono essere i più disparati. Il primo esempio che si può citare sono, ovviamente, gli insetti. Oggetti biologici del tipo: “Ah, ma anche quelli sono animali?”. Ci provocano fobie, ci fanno “schifo”, ci pungono o ci molestano.
Un altro caso è quello delle specie ittiche, i cosiddetti pesci. Quanti di noi provano lo stesso disgusto nel pensare all’uccisione dell’agnello pasquale oppure ad una scatoletta di tonno? E ancora, quanti di noi tengono a casa un bell’acquario (grande o piccolo che sia) con dentro qualche coloratissimo pesciotto tropicale, magari considerandolo un animale domestico. Attenzione però: non esiste nessuna specie di “pesci” al mondo in grado di essere considerata domestica. Però poco importa, il nostro amico acquatico sta lì, non parla, non fa rumori, non riempie la casa di pelo. A nessuno di noi verrebbe mai in mente di pensare a migliorare la sua condizione di benessere. “Benessere animale per un pesce?”. Beh, fino a prova contraria è un animale anche lui. Eppure molto spesso i “pesci” si trovano tranquillamente nel piatto di un vegetariano, che animali non dovrebbe mangiarli.
Ma esistono animali “speciali” anche tra i Mammiferi. Quali? Magari quelli più bruttini. Beh, cosa mi dite di ratti e topi, per esempio? Non ci lamentiamo affatto delle pratiche di disinfestazione e derattizzazione che vengono effettuate nelle nostre case periodicamente.
In quanto esseri umani, quando pensiamo alle altre forme viventi, è inevitabile che vi sia una maggiore vicinanza empatica ed emotiva verso alcuni animali rispetto ad altri. Ma ciò non toglie che non ci si possa e non ci debba occupare dei temi che coinvolgono anche tutte le altre specie. Forse sarà banale, ma probabilmente è utile ricordare, che ogni specie esistente in Natura ha la sua importanza e il suo “ruolo” ecologico. Questo, chiaramente, non vuol dire che dobbiamo salvare ogni forma di vita presente sul Pianeta Terra, lanciando improbabili campagne ambientaliste. Sarebbe però bello se quando si parla o si pensa agli animali, in qualsiasi ambito o tema, si cerchi di avere una visione completa e più ampia. Senza più dimenticarci nessuno.
Laurea Triennale in Scienze biologiche presso “Sapienza” Università di Roma e specializzazione con una Laurea Magistrale in Evoluzione del Comportamento Animale e dell’Uomo presso l’Università di Torino (votazione: 110 e lode). Dopo aver svolto uno stage formativo presso “Ecotoxicology and Animal Behavior Laboratory” (Iasi, Romania) ed essere stato guida naturalista e ricercatore presso “Monkeyland Primate Sanctuary” (Plettenberg Bay, Sudafrica), ha ricoperto il ruolo di Wildlife Manager presso “Kids Saving the Rainforest – Wildlife Sanctuary and Rescue Center” (Quepos, Costa Rica). Da settembre 2019 è socio della Società Italiana di Etologia. Dopo una recente collaborazione nell’ambito dell’educazione ambientale con il Parco fluviale Gesso e Stura, attualmente si occupa di ricerca e divulgazione scientifica presso l’Associazione ETICOSCIENZA. E’ autore del saggio “I segreti dell’immunità. Tutto ciò che possiamo imparare dagli animali su igiene e controllo delle infezioni” (Edizioni Lindau).