LA MORTE DI UN FIGLIO NON SI ACCETTA MAI. A QUALSIASI SPECIE TU APPARTENGA.
Sono cinque giorni ormai che una femmina di Cebus apella trascina ovunque il suo piccolo, probabilmente nato morto.
Non si da pace.
Lo lecca, lo scuote, lo mostra agli altri individui come in richiesta di aiuto, lo porta ovunque, continua a fargli grooming.
Non si arrende.
Non capisce.
Lo prende in braccio, lo porta sui rami degli alberi e inizia a vocalizzare.
Se negli animali esista o meno il la coscienza e il senso della morte e il rituale funerario è ancora una delle grandi domande della scienza, ma quel che è certo è che la sofferenza per la morte di un figlio è qualcosa che accomuna la maggior parte delle specie di animali.
E oggi ho potuto constatarlo.
Chiara Grasso
Etologa
Laurea Magistrale in Evoluzione del Comportamento Animale e dell’Uomo presso l’Università di Torino. Dopo aver svolto uno stage formativo presso il “Bioparc Valencia” (Valencia, Spagna) ed essere stata guida naturalista e ricercatrice presso “Monkeyland Primate Sanctuary” (Plettenberg Bay, Sudafrica), ha ricoperto il ruolo di Wildlife Manager presso “Kids Saving the Rainforest – Wildlife Sanctuary and Rescue Center” (Quepos, Costa Rica). E’ stata finalista nazionale del contest di comunicazione scientifica “Famelab 2018” ed ha partecipato come relatrice a TEDxRovigo 2019. Dal 2019 è guida escursionistica ambientale certificata e socia della Società Italiana di Etologia. Nel 2020 ha ottenuto l’attestato FGASA come guida safari in Africa e il certificato di Track and Sign da Cybertracker level I. Attualmente si occupa di divulgazione scientifica presso l’Associazione ETICOSCIENZA. Da marzo 2021 è stata nominata all’interno del Consiglio di Amministrazione del Bioparco di Roma.
chiaragrasso.eticoscienza@gmail.com
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.