Vive nei deserti semi-aridi dell’Asia Centrale, si chiama Saiga Tatarica (Saiga tatarica ssp. mongolica – ssp tatarica) ed è l’unica specie del genere Saiga.
Si contano meno di 40.000 individui in tutto il mondo e il suo declino è vertiginoso: in 10 anni la popolazione è diminuita del 96% e nessuno lo sa.
Nessuno sa nemmeno della sua esistenza, l’esistenza di questo splendido ruminante con questo muso proboscideo simile ad un tapiro.
“Un misto tra un dinosauro, un’antilope e un elefante” dicono gli abitanti della Russia.
I bracconieri stanno portando la Saiga all’estinzione, cacciando i maschi per le corna utilizzati nella medicina tradizionale Cinese.
La Saiga infatti, soffrì di una terribile epidemia negli anni ’50 che la portò a poche migliaia di individui.
Dopo la reintroduzione, il numero era in abuso e ci fu una sovrapopolazione di Saighe.
Le associazioni ambientaliste iniziarono ad incentivare la caccia di Saighe, promuovendo l’utilizzo del corno come sostituivo a quello del rinoceronte.
La cosa gli sfuggì di mano e ora la caccia spietata a questo splendido ruminante lo sta portando al bordo dell’estinzione, di nuovo.
Al giorno d’oggi l’unica struttura che ospita delle saighe è lo zoo di Mosca.
Lei è la Saiga, conosciamola.
Proteggiamola!