[FIRMA LA PETIZIONE –> www.change.org/p/sergio-costa-stop-a-programmi-tv-in-cui-si-promuovono-attività-e-interazioni-con-animali-selvatici]
Tigri tenute al guinzaglio, leoni dentro gabbie spettacolizzati a farsi grattare la pancia, puma in catene e cuccioli peluches: questo è quello che il TG5 ha mandato in onda pubblicizzando un parco di spettacolizzazione, allevamento e addestramento di grandi felini esotici in Italia.
Un azzardo mediatico fortemente diseducativo che ha suscitato non pochi sgomenti e critiche tra etologi, veterinari e naturalisti.
Se volete evitarvi i 10 minuti di video ed evitarvi i mal di stomaco, vi anticipiamo qui qualche chicca, dettagliatamente riportata:
“Bisogna portare un animale ad avere innazitutto familiarità con le persone, quindi, come potete vedere, a non avere nessuna paura dell’essere umano e allo stesso tempo ad abituarsi a qualsiasi imprevisto possa succedere: casca un riflettore, qualcosa del genere, l’animale deve essere un animale tranquillo, non può essere un animale che si fa predere dalla paura.” (…Ah beh giusto, un animale non può avere paura, se no che clown sarebbe se esibisse una delle emozioni primarie nonché indole innata verso l’Uomo…?)
“Il primo contatto con l’animale viene stabilito nei primi giorni di vita […] non togliamo i piccoli alla mamma ma cerchiamo di unirci al rapporto con la mamma e succede che i piccoli dal 2°, 3° giorno imparano a bere il latte dalla mamma e noi occasionalmente gli diamo un aiuto e facendo così si abituano al nostro odore e alla nostra manipolazione e inizia così il rapporto che durerà tutta la vita.” (…Se la madre è perfettamente in grado di prendersi cura dei piccoli nel periodo sensibile, perché mai l’Uomo dovrebbe intervenire? Se la madre ha latte a sufficienza – e se ben nutrita, ce l’ha – perché mai l’Uomo dovrebbe unirsi a questo rapporto, intervenendo? – Per quale scopo un centro di ‘recupero’ e conservazione, come dice di essere, dovrebbe far riprodurre e sopratutto allevare, umanizzare e addestrare i felini che ospita…?)
“la MIA prima tigre, la MIA tigre” (Mia…? Possessione…?…di un animale selvatico…?)
“A vedere questi felini che passeggiano serenamente in giardino si ha l’impressione che siano grandi gatti” (Ed è proprio questo il problema, caro TG5: che non sono gatti. Sono animali selvatici, non domestici: sono addomesticati (!) e questo servizio a nostro avviso è fortemente diseducativo e devia il messaggio conservazionistico ed etologico che si ha sugli animali selvatici).
Quello che si vede nel servizio è quello che di più vicino c’è ad un circo: allevamento e addestramento di animali selvatici per puro diletto e business umano, e il tutto sponsorizzato come se fosse tutto lecito.
Bacini in bocca, biberòn, carezze sul muso, grattini sulla pancia, catene legate al collo, felini dentro gabbie privati di ogni possibilità a soddisfare i bisogni etologici specie-specifici, animali in gabbia insieme ad altre specie che in Natura non incontrerebbero mai, portandoli ad interazioni interspecifiche innaturali che in altri contesti sarebbero una notevole fonte di stress (leoni e tigri insieme / cane e tigre).
Animali che rispondono ad ordini, mostrando la pancia, ruggendo a comando e comportandosi come il domatore vuole.
Animali come tigri, che vengono portate ad interazioni oltre che con Umani, anche con cani, e di riflesso, cani che vengono portati ad interagire con felini come tigri e il tutto viene fatto vedere come se fosse più che lecito e normale.
Questo servizio mostra una visione distorta di quello che è il vero benessere (wellbeing) animale, di quella che è la conservazione e il rispetto della selvaticità.
Animali sicuramente vissuti come figli, come gatti, con molto amore, molte cure e molti baci…ma a nostro avviso scientifico ed etico, non sono animali etologicamente sani.
Animali nati e cresciuti per vivere con e per l’Uomo, animali privati dell’etogramma specie specifico, privati della naturale indole a evitare l’Uomo, abituati a compiere comportamenti e interazioni che sono interesse solo Umano e che se non fossero stati umanizzati e cresciuti con questo intento, spontaneamente non sceglierebbero di fare le star sotto i riflettori, di tenere una catena al collo e di farsi grattare la pancia.
Ancora una volta, l’etologia eticaTM si schiera contro questo approccio egoistico e antropocentrico del vivere con gli animali e per fermare questa diseducazione e questa visione sbagliata del rapporto con gli animali, finalmente abbiamo lanciato una petizione che sta ottenendo un grande successo.
Una PETIZIONE per dire BASTA ai programmi televisivi che proiettano e sponsorizzano video di interazioni con animali selvatici – è fortemente diseducativo e pericoloso!
Qui la petizione –>www.change.org/p/sergio-costa-stop-a-programmi-tv-in-cui-si-promuovono-attivit%C3%A0-e-interazioni-con-animali-selvatici
#IoRispettoIlSelvatico #Noallinterazione #HandsOff
https://www.youtube.com/watch?v=eXB8Snf-N04&feature=youtu.be
Seguici sui socialEtologa
Laurea Magistrale in Evoluzione del Comportamento Animale e dell’Uomo presso l’Università di Torino. Dopo aver svolto uno stage formativo presso il “Bioparc Valencia” (Valencia, Spagna) ed essere stata guida naturalista e ricercatrice presso “Monkeyland Primate Sanctuary” (Plettenberg Bay, Sudafrica), ha ricoperto il ruolo di Wildlife Manager presso “Kids Saving the Rainforest – Wildlife Sanctuary and Rescue Center” (Quepos, Costa Rica). E’ stata finalista nazionale del contest di comunicazione scientifica “Famelab 2018” ed ha partecipato come relatrice a TEDxRovigo 2019. Dal 2019 è guida escursionistica ambientale certificata e socia della Società Italiana di Etologia. Nel 2020 ha ottenuto l’attestato FGASA come guida safari in Africa e il certificato di Track and Sign da Cybertracker level I. Attualmente si occupa di divulgazione scientifica presso l’Associazione ETICOSCIENZA. Da marzo 2021 è stata nominata all’interno del Consiglio di Amministrazione del Bioparco di Roma.
chiaragrasso.eticoscienza@gmail.com