ADDIO A RAFIKI: UCCISO IN UGANDA UN RARO ESEMPLARE DI GORILLA DI MONTAGNA
Un vile attacco alla conservazione delle specie vulnerabili è stato sferrato in Uganda, nel Bwindi Impenetrable National Park, dove i bracconieri hanno ucciso un raro esemplare di gorilla di montagna noto come Rafiki.
Le guardie del parco, insospettite dal mancato avvistamento dell’animale da inizio giugno, hanno ritrovato il corpo senza vita, trafitto da un’arma appuntita all’addome superiore. Rafiki aveva circa 25 anni ed era il leader di un gruppo di 17 gorilla abituati alla presenza dell’uomo e fonte di attrazione per i turisti.
Al danno per la conservazione della specie, stimata attualmente in poco più di 1000 individui in tutto il mondo, si aggiunge il rischio di disgregazione del gruppo: la morte di Rafiki, infatti, altera drammaticamente gli equilibri sociali tra i gorilla, dipendenti dal loro leader per la presa di decisioni, le strategie di movimento e la mitigazione dei conflitti.
Le autorità ugandesi hanno arrestato 4 uomini che hanno dichiarato di aver ucciso il gorilla per autodifesa, dopo essere stati attaccati mentre erano a caccia di selvaggina nel parco; rischiano l’ergastolo o una multa milionaria, in base alla legge di protezione della fauna selvatica approvata l’anno scorso.
Con la morte di Rafiki si aggrava il quadro già critico della biodiversità animale e che ci rende ciò che siamo.
Gli attacchi dei bracconieri ad animali selvatici divenuti celebri perché abituati all’uomo ci invitano anche a riflettere su quanto Homo sapiens possa essere pericoloso per la sopravvivenza delle altre specie. L’attività di sensibilizzazione e presa di consapevolezza di questa verità è quanto mai urgente e indispensabile.
Fonte: NYTimes
Sara Morone
Seguici sui socialArticolo scritto da un nostro associato o un collaboratore esterno dell’Associazione ETICOSCIENZA