Un rischio anche per la salute umana
Questo, chiaramente, si colloca anche in un’ottica di salute umana in quanto i turisti, gli allevatori, i keeper ed i tassidermisti entrano in contatto con questi animali quotidianamente. Oltre ad avere problemi legati alla scarsa igiene dei luoghi, all’alimentazione insufficiente, ai recinti piccoli e inadatti, ai ripari inadeguati, all’assenza dei minimi elementi di arricchimento ambientale e alla mancanza di cure veterinarie, questi centri non rispettano nemmeno le norme di igiene e sicurezza di cui si ha bisogno in un momento di crisi sanitaria come questo attuale.
Non dimentichiamo che la Covid-19 è una zoonosi, quindi fa parte delle malattie infettive causate da batteri, parassiti o virus che possono trasmettersi tra mammiferi e persone. La Sars, la Mers, l’Ebola e la Sars-Cov-2 hanno tutte avuto origine negli animali selvatici e, in molti casi, i pipistrelli hanno svolto la funzione di “serbatoio”. Il più delle volte queste malattie vengono trasmesse tramite un ospite intermedio (animali domestici o selvatici) per poi riversarsi sull’uomo, con il cosiddetto salto di specie. Gli agenti patogeni che causano le malattie zoonotiche si trasmettono con lo stretto contatto tra fauna selvatica e persone.
L’Italia vieta il commercio, la detenzione e la vendita di specie selvatiche
Per questo, nell’ottica di evitare nuovi focolai infettivi, i governi di tutto il mondo stanno mettendo in atto programmi di prevenzione tra cui proibire il contatto tra l’essere umano e gli animali selvatici. Non a caso, nei giorni scorsi, l’Italia ha approvato una legge delega dal Senato, i cui decreti attuativi dovranno essere emessi entro maggio 2022, che vieterà il commercio, la vendita e la detenzione di specie selvatiche ed esotiche.
È un enorme passo in avanti verso un futuro in cui gli animali selvatici saranno riconosciuti come creature da rispettare e tutelare nel loro habitat senza essere snaturalizzati o allevati per il diletto e l’egoismo umano.
Un grande, enorme passo avanti per il benessere animale e per il progresso culturale di un’Italia rispettosa nei confronti degli animali. Perchè per quanto sia un allevamento etico, legale ed in regola, l’idea di far nascere pappagallini, ricci africani, gechi, suricati, zebre per venderli e obbligarli ad una vita in casa a contatto con l’Uomo è quanto di più distante ci sia dal concetto di benessere e rispetto animale.
Specie che dovrebbero vivere libere, lontano dall’essere umano, correre, volare e arrampicarsi tra gli alberi non possono essere costrette a passare la vita tra la cucina e la camera da letto per il diletto umano! E finalmente, forse ora…possiamo dire STOP ALL’ABUSO ANIMALE!